giovedì 3 giugno 2010

Super Visconti in Lussemburgo

Quinta vittoria stagionale per Giovanni Visconti nella prima tappa del Giro del Lussemburgo. L'ex campione italiano ha vinto allo sprint la frazione che si concludeva a Hesperange. Dei corridori italiani Visconti è, da sempre, uno dei più discussi: prima doveva essere l'erede di Bettini, poi è diventato il leader di questa nuova formazione, la ISD, che, però, non ha ottenuto i risultati sperati. Ora che i riflettori si sono allontanati da lui per puntarsi su altri, vedi Nibali o Riccò, il siciliano sembra aver trovato finalemente la sua dimensione. Quest'anno ha vinto la Clasica Sarda, due tappe più la classifica finale del Giro di Turchia e ora questa tappa del Giro del Lussemburgo. Sono tutte vittorie minori che, comunque, gli valgono, per ora, la leadership della classifica dello Uci Europe Ranking (quella riservata alle corse non Pro Tour). Il problema, allora, qual'è? Perchè un corridore così forte nelle piccole corse non riesce ad andare forte nelle classiche o nelle corse a tappe più importanti? Non lo sappiamo, e, forse, non lo sa nemmeno lui. Sarà l'incapacità di gestire la pressione, difetto di un po' troppi corridori italiani, sarà la sua difficoltà a scegliere la tattica da adottare in corsa, anche se in questo è più bravo di molti altri, o chissà cos'altro. Sta di fatto che quando ha partecipato alla Milano-Sanremo o, per esempio, all'Amstel Gold Race (nel 2008), non è mai riuscito a far nulla.
Un altro aspetto da notare è il fatto che la vittoria di oggi non è arrivata con una fuga da lontano o con un attacco nel finale, ma allo sprint. I corridori battuti sono ottimi velocisti, a cominciare da Hutarovich, tre vittorie in stagione, e Bozic, vincitore, l'anno scorso, di una tappa alla Vuelta, rispettivamente secondo e terzo nella volata. Qualche anno fa si diceva che in futuro avrebbe potuto puntare ai grandi giri. Dopo aver indossato la maglia rosa al Giro 2008 tutti lo vedevano sul podio della corsa rosa entro pochi anni. Invece l'evoluzione del corridore è stata diversa, comunque non opposta a quello che si pensava. Ora Visconti è un corridore completo, uno dei più completi in circolazione. E' stato capace di vincere la classifica generale del Giro di Turchia (non c'erano grandi salite, è vero, ma si è comunque rivelata una corsa impegnativa) e di battere allo sprint velocisti forti come Sabatini e, ora, anche Hutarovich e Bozic. Non credo che esistano altri corridori di questo tipo.
La sfortuna, per lui e per la sua squadra, è stata di non esser stati invitati, al pari della Flaminia, al Giro d'Italia dove, con questa condizione, avrebbe potuto fare veramente bene anche perchè alcune tappe sembravano disegnate apposta per lui. Sono convinto che l'anno prossimo questa situazione non si ripeterà più e, di questi tempi, staremo parlando delle sue imprese nella corsa rosa.

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